Biblioteca on-line: Io, un arbëresh
Titolo:      Io, un arbëresh
Categorie:      Libri dell'Associazione in lingua Arbëreshe
LibroID:      VAT987
Autori:      Cosimo De Padova
ISBN-10(13):      978-88-6194-114-4
Editore:      Proedit Editore
Data pubblicazione:      2011
Edizione:      2011
Numero Pagine:      96
Lingua:      Italiano
Prezzo:      Does not exist   
Valutazione:      5 
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Descrizione:     

Il libro

Per gli arbëreshë le radici assumono un significato pregnante. È un popolo che si insedia in una nuova terra portando con sé la lingua, la cultura, le tradizioni, il culto. E il tutto resiste per oltre cinque secoli. È così a Civita in Calabria, a Piana degli Albanesi in Sicilia, ed è così anche a San Marzano di San Giuseppe in Puglia. Qui nasce l’autore di queste memorie, che aveva dimenticato - o gli avevano fatto dimenticare - di essere arbëresh. Ma lui è ferroviere a Brindisi quando esplode l’esodo degli albanesi verso le sponde pugliesi nel 1990. Esperienza, sofferta ma al tempo stesso entusiasmante, che risveglia con forza nella sua coscienza il vissuto dei suoi avi e lo sprona a occuparsi di questi temi; a consultare i testi più svariati; ad attrezzarsi perché le letture disordinate diventino ordinato e piacevole studio. Ed egli, che dai tempi del liceo non aveva mai più scritto altro che “relazioni di servizio ferroviario”, si cimenta con articoli giornalistici, partecipa a convegni, interviene in vari dibattiti, si confronta con altri cultori del tema, fino all’idea di riunire i risultati del suo ventennale studio in una pubblicazione organica.

 

L'autore

Cosimo De Padova è nato a San Marzano, paese arbëresh, il 13 agosto 1932. Conseguita la maturità classica intraprende gli studi universitari. Quasi per gioco, partecipa ad un concorso nazionale e, il 2 gennaio 1954, si ritrova capostazione in Sicilia, rinunziando al suo programma di laurearsi in lettere. Superata una prima fase di delusione, incomincia a scoprire l’interesse per il mestiere del ferroviere, che coltiva con passione e soddisfazione crescenti divenendo ispettore di prima classe nel 1970 e dirigente nel 1984. Dall'anno della pensione, il 1993, dedica il suo tempo ai nipoti e al mondo arbëresh.

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