Sono passati poco più di due anni da quando scrivevo, in oc­casione dei festeggiamenti per il bicentenario del Comune di Casella, una breve prefazione ad uno snello ma ricco volume di studi di storia locale che, raccogliendo i risultati dell’indagine scrupolosa di appassionati studiosi, riusciva ad esprimere in maniera significativa la volontà di riscoprire il passato del no­stro paese.
La storia è maestra non solo quando tratta i grandi avveni­menti che danno connotazione alla varie epoche, ma anche quando narra di eventi e luoghi impropriamente ritenuti “mino­ri”. Credo pertanto che la conoscenza delle radici remote e pros­sime del territorio in cui viviamo sia il modo più corretto per comprendere la nostra realtà attuale e prospettare correttamente il nostro futuro.
E dunque con sincero compiacimento che vedo la stesura di questo secondo lavoro, frutto di un vivo interesse che ha portato a ricerche meticolose e approfondite. La pluralità degli argomen­ti, dei toni e degli stili che si leggono in questo libro, sono indi­ce di una ricerca storica, artistica e linguistica seria, fondata e critica, che ha anche il pregio di poter essere apprezzata, oltre che dagli addetti ai lavori, anche da tutti i casellesi e dagli abi­tanti della valle Scrivia.
Sotto questi auspici e con viva soddisfazione, anche a nome dell’intera comunità di Casella, porgo agli autori del volume l’espressione della più sincera e fervida gratitudine.