Un luogo comune annovera Frascineto tra le comunità arbèreshe maggiormente prodiga di figli consacrati alle Lettere, ai quali spetta di diritto un posto privilegiato nel panorama culturale italo-albanese per aver contribuito alla formazione e allo sviluppo della letteratura degli Albanesi d'Italia.
La presente opera, frutto di un certosino lavoro di studi e ricerche durato circa due anni, conferma l'intensa attività letteraria sviluppatasi ai piedi delle Timpe maestose della catena d'Apollo che abbracciano la comunità, conferendo ad essa protezione e ai suoi abitanti una particolare ispirazione poetica, cui hanno dato voce tanto gli interpreti della tradizione orale, quanto coloro i quali, attraverso il mezzo della scrittura, hanno assicurato ai posteri pagine di straordinaria bellezza ed intenso fervore letterario.
La produzione letteraria frascinetese, come quella di ogni comunità arbèreshe, percorre i due binari dell'oralità, suo tratto autentico e distintivo, e della scrittura.
In questa sede sono stati presi in considerazione coloro che hanno scelto di transitare sulla via segnata dal fil noir dell'inchiostro.
Con la svolta, impressa nel XVIII secolo dalla fondazione di istituzioni culturali quali il Collegio Corsini, divenuto, in seguito, di S. Adriano e il Seminario greco­albanese di Palermo, si impone la figura dell'intellettuale arbéresh: perlopiù ecclesiastico, classicamente acculturato, illuministicamente partecipe alla vita politica e romanticamente consapevole del valore della cultura di appartenenza.