L’albanese attuale è il « residuo »: residuo, nella eccezione più nobile della parola, di ciò che rimane della primiera lingua parlata dall'uomo sulla terra.
Nella mia opera « Thot - Tat parlava albanese », Roma, Bardi Editore, 1984, ho presentato questa mia tesi, alla eletta schiera degli studiosi, solo come ipotesi di lavoro; tesi sviluppata, però, con criteri di verità e con metodo scientifico interdisciplinare, confortata da prove di « ordine » vario: storico, etnico, corologico geografico, linguistico filologico filosofico e di semantica certa.
L’Università albanese di Prislitina — la più competente in materia — accolse con favore ed entusiasmo questa mia opera: il Prof. Skender Rizaj la recensì, nel 1985, con studio vasto e profondo (18 pagine) in « Gjtinnirne albanologjike ».
Questa presa di posizione da parte del più alto Istituto di cultura e di albanologia di Prishtina a favore del mio libro costituisce il maggiore degli avalli alla tesi da me sollevata.