Tutti i linguisti oramai sono d’accordo nel definire la lingua albanese come un membro indipendente delle lingue indoeuropee, rappresentante la moderna fase dell'illirico, o secondo alcuni, del traco-illirico o un dialetto traco-illirizzato.
La lingua albanese oltre che dentro l’Albania è parlata dai forti nuclei di Albanesi assegnati alla Jugoslavia a nord e alla Grecia a sud dalle Commissioni per la delimitazione dei confini del nuovo Stato nel 1913.
Conservano in gran parte la lingua originaria gli italo- albanesi che vivono nei numerosi comuni sorti nell'Italia meridionale e nella Sicilia dopo la caduta dell’Albania sotto il dominio turco (sec. XV), e i molti Albanesi che passarono in Grecia e nelle sue isole prima e dopo l’invasione ottomana. Colonie fiorenti di Albanesi vivono in Rumania, in Bulgaria, in Turchia, in Russia, in Egitto, nell’America del nord e altrove. Infatti gli Albanesi che vivono fuori, oltrepassano il numero di quelli che abitano entro i confini dello Stato d’Albania. Essi nutrono un vivo attaccamento verso la madrepatria e hanno dato un forte contributo di pensiero e di azione per la sua indipendenza.