La ricerca storica propone a volte curiose situazioni e in effetti può sembrare sorprendente che un testo segnalato da circa un secolo e sul quale, peraltro. in quei cento anni circa non si erano spese più di dieci parole si trovi poi a impegnare un intero gruppo di studiosi e a richiedere per sé un intero volume. Era in effetti il 1907 quando la Bibliografia statutaria curata da Leone Fontana segnalava l'esistenza di uno statuto scutarino. Il cenno era stato rapidissimo. Procedendo località dopo località, arrivato al punto giusto dell'ordine alfabetico il Fontana aveva regi-strato: «Scutari (Albania). Statuto di Scutari. Ms. Museo Civico Correr Venezia»'. Quella nota, che messa in fila non raggiungeva la lunghezza della riga, è tutto ciò che si è scritto sul testo statutario fino ad oggi o quasi. L'appunto era rapido. ma la citazione precisa e, in effetti, presso la Biblioteca veneziana del Museo Correr. tra i codici della collezione Cicogna, segnato come ms. 295 si trova tuttora il bel codicetto degli Statuti di Scutari, steso forse verso inizio Cinquecento.