Biblioteca on-line: Commentario De Le Cose De Turchi
Titolo:      Commentario De Le Cose De Turchi
Categorie:      Libri dell'Associazione in lingua Arbëreshe
LibroID:      new03
ISBN-10(13):      new03
Numero Pagine:      74
Lingua:      Italiano-Arbëreshe
Prezzo:        
Valutazione:      0 
Immagine:      cover
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Descrizione:     

Scopo di questo lavoro è di indagare quale visione del ”Turco” emerga dall’analisi del Commentario di Paolo Giovio, dopo aver ricostruito il complesso contesto storico-culturale in cui l’opera venne scritta. Nel XIV secolo se da un lato la paura persuadeva molti dell’urgente necessità di intraprendere la nuova crociata, dall’altro il ”Turco” suscitava anche una grande curiosità e una varietà di reazioni non sempre ostili. Siamo infatti in un secolo che vide non solo il rinvigorirsi del timore per il pericolo proveniente dall’Oriente, ma anche lo sviluppo di un forte interesse per le civiltà, i costumi, le popolazioni orientali, interesse che pose le basi per la nascita della moderna orientalistica. Dunque l’emergere nel Cinquecento della potenza ottomana nella politica generale fu sì un motivo per la riapertura di più accesi conflitti, ma rappresentò pure una più forte occasione di relazioni e scambi tra Cristianità e Islam. Un avvicinamento culturale che era in stretto rapporto con il processo di autocritica della coscienza europea e cristiana e che finì col produrre il cosiddetto ”mito dei Turchi”. Allora gli europei guardavano all’Impero ottomano con un misto di paura, ammirazione e curiosità, e lo storico sembrava condividere questi sentimenti contrastanti, almeno da quanto emerge dalla lettura del suo Commentario. Qui, infatti, se da una parte Giovio auspicava fortemente la crociata, dall’altra, nel descrivere le imprese dell’Impero ottomano, usava un tono alieno dall’aggressività della precedente letteratura antiturca, lasciando trapelare spesso la sua ammirazione per alcuni aspetti e personaggi della società ottomana. Attraverso l’analisi del Commentario ho dunque potuto valutare se e in quale misura Giovio, pur continuando ad invocare a gran voce la ”santissima impresa” , risentisse del diverso clima di maggiore curiosità che, nel XVI secolo, caratterizzava il rapporto della Cristianità col mondo turco-islamico. 

Libro Inserito da:      Dan
   

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