Biblioteca on-line: Viti 1984 dhe teatri i civtit 3
Titolo:      Viti 1984 dhe teatri i civtit 3
Categorie:      Libri dell'Associazione in lingua Arbëreshe
LibroID:      E316
Autori:      Vincenx Golletti Baffa
ISBN-10(13):      E316
Editore:      Circolo "G.Placco" Civita (Cs)
Data pubblicazione:      1996
Numero Pagine:      79
Lingua:      Italiano-Arbëreshe
Prezzo:        
Valutazione:      0 
Immagine:      cover

Descrizione:     

Jeta Arbreshe ka shum poetra, pò pak o fare shkrimtar pir teatrin...
Nel mondo italo-albanese si incontrano tanti molti poeti, pochi o nessun autore di testi teatrali...: è una osservazione del prof. Colletti, letta nella sua introduzione "umoristicamente seria".
La poesia quasi sempre diventa o ambiste a diventare estraneazione, idealizzazione, personale interiore visione dell'esistenza. Il Mondo arbresh merita la poesia, merita la lirica, che nella sua radice individuale è segno ricorrente delle età di crisi, di una età durante la quale minore rilievo assume la socialità ed il pulsare della vita del gruppo, della comunità, del paese, delle aggregazioni, della prassi dell'uomo in mezzo agli uomini.
Il voler scrivere per il teatro significa ancor di più voler capire le ragioni del mondo, della vita, perché della vita il teatro è metafora, perché dalla osservazione impersonale del fluire della vita il teatro attinge l'ispirazione e da essa materializza i testi.
Il prof. Golletti con quel tanto di ironia, che già gli conosciamo, ma insieme con estro e genialità, ha desiderato offrire alla sensibilità dei lettori arbreshe questa raccolta di testi, che riunisce tre "pieces", che appaiono alla lettura o alla recitazione come altrettanti gustosi, apprezzabili "cadeaux".
Il primo testo è uno sprazzo di quotidianità, che ha quale protago­nista un ragazzino vivace e furbetto; il secondo propone l'azione di alcuni giovani, che in un paese come Civita o come numerosi altri ruotano pirandellianamente attorno ad un esperimento di "fare teatro"; il terzo ci mostra una famiglia "sui generis", che dialoga con una coppia di Professori universitari, mettendo in mostra un pozzo di sapere popolare, così che il parlare fluisce spontaneo e musicale, ma nello stesso tempo viene alimentato da detti, motti e proverbi, che del popolo sono la ricchezza.
I testi possiedono, inoltre, una forte valenza didattica tanto che si prestano ad essere drammatizzati dai ragazzi delle scuole dell'obbligo delle nostre comunità.
Ma, come sempre, la cosa che più si apprezza soprattutto, è il gusto ed il piacere della lettura, che cattura chiunque si appresti a leggere dalle pagine della raccolta; ciò, comunque, non sorprende essendo prerogativa e capacità del prof. Golletti-Baffa di avvincere e di rapire con il suo scritto.
Gli Arbreshe, ancora una volta, lo ringraziano per la sua simpatia e per il serio ed impegnato lavoro di recupero a favore della nostra parlata sia a livello lessicale quanto a livello strutturale. L'impronta "gollettiana" sicuramente resterà indelebile nella storia della lingua letteraria degli Albanesi d'Italia.

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