Le politiche dell'integrazione sono la grande sfida con cui ci dovremo confrontare in futuro nel programmare le azioni destinate al rafforzamento della coesione sociale e alla promozione dello sviluppo nel nostro territorio. L'ingresso di cittadini stranieri nelle nostre comunità è stato legato soprattutto al bisogno di manodopera delle imprese. L'impianto della nuova normativa in materia di immigrazione, che vincola la presenza
dell'immigrato alla sua specifica qualifica di lavoratore legato ad un fabbisogno determinato a priori, ha favorito la percezione collettiva degli stranieri come mera forza lavoro, la cui presenza nella comunità è temporanea e in funzione delle dinamiche economiche e di produzione.
Al contrario, le politiche sociali degli enti che hanno la competenza di governo sul territorio devono essere orientate verso una promozione dei diritti di cittadinanza e la realizzazione di condizioni che rendano effettivo il godimento di tali diritti. Perché ciò sia possibile è necessario integrare la prospettiva dominante che vede l'immigrazione come fenomeno economico con una valorizzazione dell'apporto culturale e della dimensione sociale della presenza straniera.