Descrizione:
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Dopo il Trisaghio, se un Vescovo celebra, sale a sedersi sul suo sacro Sìntronon (che significa l’ascensione di Cristo verso i cieli e la sessione alla destra del Padre).
Se è solo un Sacerdote, sta davanti alla santa Mensa, guardando fuori, verso la Navata. Quando il Lettore si reca in mezzo alla Chiesa, senza cappello, (come per essere segnato con la croce) portando l’Apostolo, il Sacerdote dice: “Stiamo attenti!” (cioè ascoltiamo con attenzione le letture).
Il Lettore legge i Prochimeni, cioè gli stichi profetici che sono prima dell’Apostolo. Poi legge gli Atti, la Lettera degli Apostoli come dice il Filosofo e Martire Giustino: “Leggete le memorie degli Apostoli”.
L'Apostolo indica la missione degli Apostoli verso le nazioni e l’annuncio di Cristo a tutto il mondo.
I Prochimeni dell’Apostolo significano, invece, la profezia dei Profeti ed il preannuncio della parusia di Cristo.
Prima si legge l’Apostolo, poi l’Evangelo di Cristo poiché prima sono stati mandati gli Apostoli in tutto il mondo e poi hanno annunciato l’Evangelo di Cristo.
I canonisti danno anche altri compiti al Lettore legittimamente istituito: leggere le Profezie, entrare nel Santuario, accendere le luci, porgere al Sacerdote il turibolo, le pro- sfore, l’acqua, lo zeon; camminare con i ceri davanti ai Santi Doni, provvedere al decoro della Chiesa e fungere da canonarca.
Tutte queste cose le deve compiere con grande devozione ricordando di essere servitore di Dio e conservitore dei Santi e di aver accesso al luogo dove gli Angeli di Dio vigilano intorno.

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