Durante le tournées in alcuni paesi italo-albanesi fatte con il Gruppo Teatrale fiondo Albanese, andavo annotando sensazioni, pensieri, consta­tazioni offerte dai paesi arberesh, dalla Sicilia al Molise; altre annotazioni prendevo, per i paesi non conosciuti direttamente, da letture di libri che li descrivevano o da racconti di aaici che li avevano visitati. Dal materiale annotato e dai sentimenti serbati nel cuore, esce oggi questa raccolta di poesie.
Ha non sarebbe uscita cosi presto, se non fosse accaduto un fatto i«portantissi»o per le lettere albanesi: la pubblicazione di alcuni articoli di Italo Costante Fortino, chiarissimo professore di Lingua e Letteratura albanese nella prestigiosa Università Orientale di Napoli.
Italo Costante Fortino è uno dei pochissimi docenti universitari delle nostre università, ma forse è il solo, che dedica i suoi studi anche "ai viventi", voglio dire che, oltre a studiare le opere dei nostri lette­rati scomparsi, si dedica allo studio delle opere degli scrittori e dei poeti arbereshé viventi. Grandissimo suo merito!