Da oltre cinque secoli a Bari­le vive una popolazione di albanesi che ancora conser­va nell’uso corrente la lingua origina­ria e assieme la consapevolezza critica della propria identità etnica e culturale.
Sono gli Arbèreshè, discendenti di nutriti drappelli di soldati greco­albanesi che tra il XV e il XVII secolo percorsero in lungo e in largo le re­gioni meridionali dell’Italia, trascinan­dosi dietro familiari, notabili, preti. Ai giorni nostri tracce della loro pre­senza in Basilicata sono evidenti nei comuni albanofoni della valle del Sar­mento (San Costantino Albanese, San Paolo Albanese) e del Vulture (Maschito, Ginestra e Barile): dove, cioè, particolari condizioni storiche, geografiche, ambientali, giuridiche, istituzionali, ancora da scoprire ed analizzare, hanno consentito di man­tenere saldo il vincolo di appartenen­za morale e spirituale alla terra d’origine.